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Ecco la proposta dei Centri Missionari Diocesani Calabresi, che organizzano un corso di formazione

missionaria a partire dal prossimo 10 aprile 2024.

Si tratta di un itinerario di formazione per le equipe che, nelle diocesi, sono chiamate a riflettere sulla

dimensione missionaria della pastorale.

In risposta alle sfide del cambiamento d’epoca che viviamo e alla luce della Parola di Dio è sempre più

necessario mettere in connessione la dimensione spirituale con quella pastorale missionaria in tutti i suoi

aspetti. Sappiamo che tutto è connesso e comprendiamo sempre più che l’evangelizzazione chiama tutti a

una costante conversione e a procedere, con la Chiesa, in un cammino che impari ad ascoltare sempre

più il grido dei popoli, dei poveri e della nostra casa comune.

L’itinerario si inserisce nel cammino di comunione e partecipazione della Chiesa Italiana e vuole essere

una vera e propria sosta per recuperare e ri-orientare l’animazione missionaria nelle nostre comunità.

L’invito a partecipare, è rivolto non solo alle Commissioni Missionarie Diocesane o ai gruppi missionari

parrocchiali che, insieme a sacerdoti, religiosi e laici costituiscono la piattaforma fondamentale della

formazione missionaria, ma anche a chiunque desideri avvicinarsi a questa dimensione costitutiva della

Chiesa e che voglia percorrere un itinerario di approfondimento sugli aspetti e le peculiarità della missione oggi.


Per Iscrizioni rivolgersi ai Direttori dei rispettivi Centri Missionari Diocesani. Per informazioni rivolgersi

a: don Enzo Malizia - Cel. 389 1643604 oppure scrivere a Sr. Antonia Dal Mas

mdiantonia20@gmail.com

 



Ai Direttori degli

Uffici/Centri Diocesani Missionari

LORO SEDI

 

 

 

OGGETTO     Presentazione della XXII edizione dell'iniziativa di solidarietà Focsiv ETS "Abbiamo riso per una cosa seria, 18 e 19 maggio - 25 e 26 maggio 2024

 

 

 

Caro Direttore, Cara Direttrice,

 

 

sabato 18 e domenica  19     e maggio nel fine settimana successivo di sabato 25 e domenica 26 maggio, tornerà la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi Focsiv "Abbiamo riso per una cosa seria", a favore e in difesa del diritto al cibo e di una agricoltura familiare sostenibile, coerentemente con l'Obiettivo Fame Zero dell'Agenda 2030 (SDGs 2). Migliaia di volontari, per il ventiduesimo anno, distribuiranno i pacchi di riso 100% italiano nelle parrocchie, piazze e Mercati di Campagna Amica in tutta Italia, a fronte di una donazione.

 

 

Novità di questa edizione è la nuova veste grafica della Campagna, che vede in primo piano una spiga stilizzata di riso, da sempre simbolo dell'iniziativa, il cui ricavato quest'anno andrà a sostenere 33 interventi realizzati da Soci Focsiv, a favore di 16.030 famiglie, 733 comunità contadine, in 19 Paesi,in Africa, America Latina e Asia.

Il riso, l'alimento più consumato al mondo, rappresenta il simbolo del diritto di tutte le persone a garantirsi la propria sicurezza e sovranità alimentare, come il diritto dei popoli ad adottare i propri sistemi alimentari e modelli di agricoltura. Il non accesso alle risorse per produrre il proprio cibo fa sì che proprio i contadini e gli agricoltori siano i più affamati e i più poveri.

 

Ce lo ricorda anche Papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione 1 che "si celebra in una congiuntura in cui la miseria e lo sconforto non danno tregua  a  molti nostri fratelli.  Di fatto,  il grido  di angoscia  e di  disperazione  dei poveri  deve risvegliarci dal letargo che ci attanaglia e interpellare le nostre coscienze. La condizione di fame e di denutrizione che ferisce gravemente tanti esseri umani è il risultato di un iniquo cumulo di ingiustizie e di disuguaglianze che lascia molti buttati sul ciglio della strada della vita e permette a pochi di godere di uno stato di ostentazione e di opulenza. Ciò si applica non solo al cibo, ma anche a tutte alle risorse fondamentali, la cui inaccessibilità per molte persone costituisce un affronto alla loro dignità intrinseca, donata da Dio. È, senza dubbio, un insulto che dovrebbe far arrossire l'intera umanità e mobilitare la comunità internazionale".

 

Gli interventi promossi dalla Campagna, pongono al centro le comunità agricole locali, per favorire la loro formazione e migliorare le loro condizioni socioeconomiche, con particolare attenzione alle donne ed ai giovani. Il pacco di riso rappresenta, infine, l'unione tra i contadini italiani e del resto del mondo, insieme ai consumatori responsabili, per salvaguardare i territori, la biodiversità e per produrre un'alimentazione sana e variegata per tutti, senza scarti e sprechi.

 

 

Fondazione MISSIO patrocina la Campagna Focsiv anche quest'anno e Ti chiedo pertanto nuovamente di offrire il tuo aiuto, come quello dei tuoi collaboratori, delle associazioni ed Enti che il tuo Ufficio/Centro conosce sul territorio, per far conoscere la nostra richiesta di accogliere i volontari della Campagna "Abbiamo riso per una cosa seria" nelle Parrocchie della tua Diocesi.

 

 

Ti invio la locandina dell'iniziativa da utilizzare come riterrai più opportuno. Per ogni eventuale informazione e chiarimento potrai rivolgerti a Simona Rasile che coordina la Campagna in Focsiv: tel. 06-6877867;  e-mail raccoltafondi@focsiv.it

 

 

Ringraziandoti fin da ora per quanto potrai fare a sostegno della Campagna "Abbiamo riso per una cosa seria", colgo l'occasione per porgerti un fraterno saluto.

 

1 Si veda MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE   2023

 

 

Roma, lì 4 aprile 2024

Don Giuseppe Rizzoli Direttore Nazionale


 


Il 24 marzo 2024 segna la trentaduesima Giornata dei Missionari Martiri.

L’evento ha origine nella commemorazione di Sant’Oscar Romero, ucciso nella stessa data nel 1980.

La sua figura continua, anno dopo anno, ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo. Il suo impegno accanto al popolo salvadoregno, in lotta contro un regime elitario indifferente alle condizioni dei più deboli e dei lavoratori, continua a parlare ai giovani e non solo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello.

Questo giorno, scelto in coincidenza con l’uccisione dell’Arcivescovo di San Salvador, è un’occasione per riflettere sul significato dell’eredità che ha lasciato e per onorare quanti, come lui, hanno sacrificato la propria vita nel servizio.

L’attivismo e l’impegno di Romero a favore dei marginalizzati e degli oppressi, furono immediatamente riconosciuti dal popolo salvadoregno, che lo onorò con il titolo di “Santo de America”. Il suo assassinio, perpetrato da mani legate al governo, scosse le coscienze, generando un culto popolare e suscitando un profondo movimento di preghiera e impegno che si diffuse velocemente in tutto il mondo.

Nel 1992, su proposta del Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, ora Missio Giovani, la Chiesa italiana istituì la Giornata dei Missionari Martiri per ricordare tutti coloro che, ogni anno, perdono la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio al prossimo. La data del 24 marzo fu scelta in modo simbolico, per sottolineare la fedeltà al Vangelo dimostrata da coloro che hanno sacrificato la propria esistenza nell’annuncio della Buona Novella, in condizioni spesso ostili e ingiuste, proprio come Romero.

In quest’occasione, la comunità è invitata a commemorare non solo i missionari caduti, ma anche a riflettere sul significato del loro sacrificio. Il loro esempio ci spinge a un impegno rinnovato nell’assistenza ai più bisognosi e nel combattere le ingiustizie sociali, ricordandoci che anche nei luoghi più remoti e dimenticati, il messaggio di speranza del Vangelo resta vitale e trasformativo.

Per questa edizione, abbiamo scelto il titolo “Un cuore che arde”, un riferimento al brano dei discepoli di Emmaus che ha guidato il nostro cammino durante il mese missionario. Richiama la forza della testimonianza dei martiri che, come Gesù attraverso la condivisione della Parola e il pane spezzato, con il loro sacrificio accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane, ispirando una nuova conversione, dedizione al prossimo e al bene comune.

In occasione dalla Giornata Missionaria Mondiale, che abbiamo celebrato il 22 ottobre, anche papa Francesco ha incoraggiato le donne e gli uomini a servizio del vangelo riconoscendo che il loro impegno è già un atto di donazione della propria vita: “Esprimo la mia vicinanza in Cristo a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto, carissimi, è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici per la missione di evangelizzazione in luoghi lontani. Non tutti i giorni della vita sono pieni di sole, ma ricordiamoci sempre delle parole del Signore Gesù ai suoi amici prima della passione: «Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33)”.

Durante questa Giornata, e nel corso di tutta la Quaresima, uniamoci nella preghiera per tutti i missionari, soprattutto per coloro che hanno perso la vita nel servizio, e nel digiuno, offrendo un contributo concreto, come l’equivalente di un pasto, per sostenere i progetti di assistenza e sviluppo rivolti a coloro che necessitano di un futuro più luminoso e dignitoso.

Giovanni Rocca
Segretario nazionale Missio Giovani

GM Sacerdoti e Missionari 

MISSIO Italia - Pontificia Unione Missionaria

 

Scheda di riflessione e preghiera per la giornata missionaria dei sacerdoti e consacrati

Domenica 3 dicembre 2023

 

Dall’Ottobre Missionario al Natale

 

Guida

                Carissimi, in questo primo periodo dell’anno liturgico, che ci prepara e ci introduce al Natale del Signore, vogliamo riflettere su alcune ‘parole antiche, ma sempre nuove’ che la liturgia ci ha messo a disposizione in questi mesi.

Il primo brano che ascoltiamo è tratto dalle ‘omelie sui Vangeli’ di San Gregorio Magno Papa, che abbiamo pregato a metà del mese di ottobre (sabato della XXVII settimana), il mese missionario, e di nuovo [la ‘fantasia’ della Chiesa!], con un brano quasi identico, nella festa dell’evangelista Luca pochi giorni dopo.

Lettore

                Scrive S. Gregorio: “Sentiamo cosa dice il Signore nell’inviare i predicatori: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe!» (Mt 9,37-38). Per una grande messe gli operai sono pochi. Di questa scarsità non possiamo parlare senza profonda tristezza, poiché vi sono persone che ascolterebbero la buona parola, ma mancano i predicatori. Ecco, il mondo è pieno di sacerdoti e tuttavia si trova assai di rado chi lavora nella messe del Signore. Ci siamo assunti l’ufficio sacerdotale, ma non compiamo le opere che l’ufficio comporta.”.

Guida

                Così si rammaricava Papa Gregorio, vissuto dal 540 al 604, ma se dal mese missionario ci spostiamo all’inizio dell’Avvento e del nuovo anno liturgico, incontriamo – a distanza di un millennio! – S. Francesco Saverio, nato in Spagna nel 1506 e morto alle porte della Cina nel 1552 gesuita, grande evangelizzatore dell’oriente e patrono delle missioni.

Così egli scrive, nel gennaio 1544, a S. Ignazio, fondatore della Compagnia di Gesù e suo superiore:

Lettore

                (…) Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le università d’Europa, specialmente quella di Parigi, e mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità… (…). In verità moltissimi di costoro, turbati da questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore e, messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio. Griderebbero certo dal profondo del loro cuore: «Signore, eccomi, cosa vuoi che io faccia?». Mandami dove vuoi, magari anche in India.”

Guida

                Certamente, nella riflessione attuale, il pensiero sull’evangelizzazione si è modificato, si è dato spazio al rispetto per le diverse culture ed esperienze religiose, si chiede più attenzione all’annuncio del Vangelo, ad una vita conformata ad esso, che non alla semplice ‘sacramentalizzazione’, anche nelle nostre comunità locali (o, almeno, così dovrebbe essere!). Allora, ci chiediamo, quale elemento ‘specifico’ del nostro essere cristiani, consacrati, merita di essere diffuso attorno a noi, in qualunque esperienza di vita ci troveremo impegnati?

L’Avvento, il Natale, l’incarnazione del Signore che si fa presente all’umanità ferita, ci aiutano a scegliere. Ma ascoltiamo l’esperienza di un amico, missionario in Cina, che ci propone il suo punto di vista, che è poi quello di Papa Francesco, nell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, cioè la GIOIA di annunciare il Vangelo!

https://youtu.be/Yi-pACbksg8?si=wRRfypHb9qzLUhvo

Guida

                Ora, in un momento di riflessione personale, chiediamoci: Quale ‘modello’ di sacerdozio sto seguendo? In questo inizio di Avvento, che ‘progetto’ missionario cerco di vivere, perché l’annunzio del Vangelo e la carità di Cristo crescano nella mia comunità e soprattutto oltre essa, tra chi non attende più nulla? Le esperienze che il sacerdozio mi ha offerto e quotidianamente mi offre, aiutano la mia crescita per un dono generoso agli altri o mi sto chiudendo nelle realtà ‘sicure’ che non mi chiedono la fatica di cambiare?

                Breve tempo di silenzio.

Guida

                Raccogliamo tutte le suggestioni ricevute e le nostre riflessioni, per offrirle come preghiera al Signore della Vita

 

SALMO 99           La gioia di coloro che entrano nel tempio

Servite il Signore con gioia

Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
       servite il Signore nella gioia,
       presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio;
       egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
       suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
       i suoi atri con canti di lode,
       lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore,
      eterna la sua misericordia,
      la sua fedeltà per ogni generazione.

 

LETTURA BREVE: dalla lettera di San Paolo agli Efesini (4, 15-16)

Viviamo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.

 

 

Padre Nostro

 

Benediciamo il Signore

 



Carissimi Direttori Diocesani,

 

ricevo dalla Segreteria generale della PUM (Pontificia Unione Missionaria) una proposta di meditazioni quotidiane per il Mese  Missionario.

Trasmetto anche a voi questo materiale, preparato dalla Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Polonia, pensando che possa esservi utile personalmente o per condividerlo con chi ritenete opportuno.

Colgo l’occasione per rinnovare il mio augurio di un buon mese missionario.

 

don Giuseppe Pizzoli


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